Gnatologia
15/11/2012
Navigazione, Medicina
Questa parola un po’ difficile significa letteralmente studio della masticazione. La gnatologia si occupa, infatti, dei problemi riguardanti i muscoli della masticazione e le articolazioni temporomandibolari, quelle che permettono di muovere la mandibola a destra e sinistra e di aprire e chiudere la bocca. Questi problemi possono consistere in dolore, spesso accompagnato da mal di testa e dolori al collo e alle spalle, e rumori, avvertiti come schiocchi o click quando si muove la mandibola.
La terapia consiste in massaggi e/o esercizi; talvolta viene prescritto l’uso di un bite, cioè di una placca in resina da portare durante la notte
Bite è un termine diventato di uso comune per indicare una placca, normalmente in resina, da porre tra le due arcate dentarie, per modificarne le relazioni spaziali nel combaciamento senza modificare in alcun modo permanente i denti e la loro disposizione. La sua azione è prevalente quindi sulla funzione neurale e muscolare e sull'adattamento articolare a questa. Di regola non sostituisce denti mancanti, ma si aggiunge e si interpone tra quelli preesistenti. Da comparsa occasionale nella routine delle cure odontoiatriche del passato è diventato il protagonista della cura dei disturbi occlusali e posturali! Negli ultimi quindici anni il suo utilizzo si é generalizzato. Usato ed abusato quindi, da quel che vediamo nella pratica quotidiana, il bite può essere un ausilio terapeutico di importanza fondamentale quando veramente indicato, ben concepito e attentamente costruito. In queste pagine cercheremo di delinearne le caratteristiche per rendere possibile una valida comprensione interattiva "a priori" tra i pazienti che ne avessero bisogno e i loro curanti.