Medicina Orale
15/12/2012
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La Medicina orale è una disciplina di tradizione anglosassone (nei paesi anglosassoni e negli USA esiste da ormai trent’anni), di recente introduzione in Italia, che si occupa delle malattie orali ed orofacciali generalmente non connesse alle patologie dento-parodontali di tradizionale pertinenza odontoiatrica.
Tali patologie consistono prevalentemente nelle malattie della mucosa orale, con particolare riguardo per le problematiche oncologiche, immunologiche ed infettive (lesioni lichenoidi, leucoplachia ed altre precancerosi, mucositi bollose, candidosi cronica, eritroplasia, carcinoma spinocellulare etc.), per le malattie delle ghiandole salivari e delle alterazioni della funzione secretoria (iposcialie, scialorree), per le disestesie ed orodinie (sindrome della bocca urente, dolore cronico oro-facciale ecc.), per le patologie osteolitiche o osteoaddensanti delle ossa mascellari (osteonecrosi da bifosfonati, displasie fibroosseo-cementizie ed altre sindromi geneticamente determinate ecc.) con particolare riguardo per la diagnostica.
La Medicina orale non è, infatti, una branca chirurgica ma medico/diagnostica. Le patologie diagnosticate e trattate da questa specialità sono particolarmente frequenti. Le statistiche USA riportano che circa il 20% dei pazienti “odontoiatrici” soffre di un problema orale non di tipo dento-parodontale: un corretto approccio clinico da parte dell’odontoiatra con un esame obiettivo accurato, in genere consente di intercettare il paziente con possibilità di diagnosi precoce e conseguente miglioramento della prognosi. Purtroppo ancora oggi, soprattutto in oncologia orale, la diagnosi precoce resta una speranza raramente esaudita, con diagnosi tardive. Un centro di Medicina orale generalmente raccoglie pazienti nei quali l’odontoiatra ha identificato un problema sistemico e/o loco-regionale che richiede approfondimento diagnostico. Esso si propone, quindi, come obiettivi prioritari la diagnosi, il trattamento e/o il follow up adeguato ed una efficace cooperazione con l’odontoiatra del paziente.